Fissati i criteri per verificare la sussistenza dei requisiti di sicurezza dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione (SEPC) degli impianti ad uso civile in esercizio alimentati a combustibile liquido e solido, indipendentemente dalla data della loro realizzazione.
E’ stata pubblicata a catalogo la UNI 11859-1:2022 “Impianti alimentati a combustibile liquido e solido, per uso civile, in esercizio – Linee guida per la verifica dell’idoneità al funzionamento in sicurezza – Parte 1: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione”.
La norma è stata elaborata dalla CT 258 “Canne fumarie” del CTI con l’obiettivo di stabilire se la parte di impianto oggetto di verifica può continuare o meno ad essere utilizzata nello stato in cui si trova, senza pregiudicarne la sicurezza.
La norma tratta esclusivamente gli aspetti di verifica e pertanto non può essere utilizzata come norma di progettazione, né di installazione, né per l’adeguamento. La norma si applica agli impianti ad uso civile alimentati a combustibile liquido secondo la UNI 6579 con un contenuto di zolfo (S) ≤ 2 000 mg/kg e a combustibile solido secondo le UNI EN ISO 17225-2 (pellet di legno), UNI EN ISO 17225-3 (bricchette di legno), UNI EN ISO 17225-4 (cippato di legno) e UNI EN ISO 17225-5 (legna da ardere).
La norma è applicabile quando previsto dalla legislazione vigente (per esempio: dichiarazione di rispondenza secondo il D.M. 37/2008, rapporto di controllo secondo il D.P.R. 74/2013); su specifica richiesta dell’utente o delle autorità competenti o ogni qualvolta si riscontri un’anomalia di funzionamento del SEPC. Infine, per la verifica del SEPC ai fini di un intervento di manutenzione straordinaria sulle rimanenti parti di impianto. La norma non si applica, invece, agli impianti asserviti a cicli di processo industriale e di cogenerazione e agli impianti asserviti agli apparecchi da cottura dei cibi privi di SEPC.