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Blockhchain, indagine PolMi: nel mondo 278 progetti, 14 mln di italiani interessati a criptovalute

Il 2022 è stato un anno determinante per il settore Blockchain. L’euforia del 2021 ha visto un forte ridimensionamento a seguito di alcuni eventi di forte impatto sul mercato delle criptovalute, che si trova ora in un nuovo cryptowinter. Tuttavia, l’andamento del mercato delle criptovalute non sembra rallentare lo sviluppo di progetti Blockchain. Oggi, infatti, le aziende stanno sfruttando il momento per concentrarsi sulla sperimentazione di progetti web3, lontano dal clamore mediatico e dagli aspetti speculativi legati alle criptovalute.

Nonostante l’anno difficile delle criptovalute, tra bolle e crac di piattaforme di scambio, non rallentano nel mondo i progetti blockchain di aziende e Pubbliche amministrazioni, si registra un +13% sul 2021. E in Italia aumenta l’interesse per le criptovalute: più di 7 milioni le hanno già acquistate e altri 7 milioni dichiarano di essere interessati a farlo in futuro. Sono questi alcuni risultati di una ricerca dell’Osservatorio Blockchain and Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano presentata oggi.

A discutere dei risultati della ricerca nel panel “Le DAO e le innovazioni delle piattaforme”, Francesco Bruschi dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger, Carmine Cisca di Almaviva, Marco Francola, GFX, Thomas Iacchetti, Fleap e Leonardo Paolino di Extra Red.

Secondo l’analisi, dunque, nel 2022 globalmente sono stati identificati 278 progetti blockchain, il 13% in più rispetto all’anno precedente. In Italia gli investimenti hanno raggiunto i 42 milioni di euro, +50% sul 2021. Nel 33% dei casi sono legati al settore finanziario e assicurativo, nel 23% al retail e alla moda, principale novità del 2022. Il settore automobilistico e della pubblica amministrazione prendono rispettivamente il 10% e il 7% del mercato. 

Riguardo gli italiani e le criptovalute, il metodo più usato per entrare in possesso di questi strumenti sono gli exchange di criptovalute (40%), seguiti da Atm di criptovalute (19%) e servizi di wallet che permettono l’acquisto diretto (18%). Il 52% degli italiani ha utilizzato sistemi indiretti tramite servizi di trading finanziari tradizionali e la propria app bancaria. Le tre piattaforme di scambio più usate sono Coinbase, Crypto.com e Binance. Numeri inferiori, invece, per gli NFT, i certificati digitali: il 9% degli italiani dichiara di averli acquistati e il 14% intende acquistarne in futuro. Quelli preferiti sono collegati a opere d’arte digitali, avatar e collectible.

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